Ennesimo atto vandalico a Canicattì: distrutto il presepe della villa. Da 5 giorni, la città di Canicattì continuano a verificarsi atti vandalici. Dopo il danneggiamento dei bagni dell’area artigianale e dopo i locali comunali di Via Allende, ieri è stato distrutto il presepe artistico realizzato alla villa comunale. Fatti incresciosi che cominciano a preoccupare la comunità. Le indagini da parte delle forze dell’ordine sono in corso per trovare i responsabili. Tuttavia sorge spontanea domandarsi se si tratta di semplici balordi oppure se si tratta di attacchi contro l’amministrazione comunale.
Presepe della villa comunale. Ancora una volta, il polmone verde della città è stato oggetto dell’ennesimo atto vandalico. Questa volta, è stato danneggiato il presepe stato allestito all’interno dell’area verde, con lo scopo di far respirare ancora di più l’aria natalizia.
Danneggiamento dei locali di Via Allende. Giorno 3 gennaio, l’altro vandalico. Questa volta sono stati presi di mira i locali di Via delle Allende che dovevano essere assegnati alle scuole Verga e rapisardi per sopperire alle carenze di aule che soffrono i due istituti.
Danneggiamento dei bagni pubblici dell’area artigianale. Giorno 1 gennaio, i bagni dell’area artigianale ripristinati da poco, sono stati distrutti. Il fatto ha suscitato sdegno e preoccupazione. Ricordiamo che la denuncia dell’atto è stata resa pubblica dal primo cittadino Vicenzo Corbo. Il giorno stesso del fatto ha presentato formale denuncia ai carabinieri della locale compagnia. Per individuare gli autori del vile gesto, è stato fatto anche un appello sui social, invitando la popolazione a collaborare nell’individuare i resposanbili.
Ennesimo atto vandalico a Canicattì: distrutto il presepe della villa. Non è la prima volta che Canicattì si trova a fare i conti con gli atti vandalici. Tali episodi non solo danneggiano le strutture pubbliche ma compromettono anche l’immagine della città. Si suggeriscono campagne di sensibilizzazione per prevenire il ripetersi di altri episodi del genere.