Nel pomeriggio di oggi, all’interno del carcere Malaspina di Caltanissetta, una trentina di detenuti hanno protestato per l’assenza d’acqua e per la tempistica con la quale vengono elaborate le pratiche per rilasciare i permessi. Per riportare l’ordine all’interno della struttura penitenziaria, è intervenuto anche il magistrato di sorveglianza. Per riportare l’ordine e per dare manforte agli agenti della polizia penitenziaria, sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia.
Vediamo cosa è successo nello specifico? Verso le ore 14 di oggi pomeriggio, all’interno della struttura penitenziaria, alcuni detenuti hanno sottratto le chiavi ad una guardia e dopo aver aperto altre celle, si sono barricati dentro un reperto. Alla base della protesta, alla quale hanno preso parte una trentina di detenuti, quasi tutti di origine italiana, da quanto è dato sapere, sarebbero state la mancanza di acqua e la lunga tempistica necessaria ad elaborare le pratiche che servono a rilasciare i permessi. Durante la rivolta durata qualche ora, sono stare rotte le telecamere di video sorveglianza. Fortunatamente non si è registrato nessun ferito ma per portare l’ordine, oltre agli agenti della polizia penitenziaria, è stato reso necessario anche l’intervento dei carabinieri e della polizia mandati in soccorso dalla questura. La presenza del magistrato di sorveglianza ha permesso di avviare un’operazione di mediazione e dopo qualche ora, la situazione è tornata alla normalità con il rientro dei detenuti nelle celle.