In uno stabilimento oleario e conserviero, che sarebbe stato avviato da un’azienda agricola delle campagne di Vittoria, sono state sequestrate dai Nas oltre 7 tonnellate di conserve alimentari. Hanno chiuso l’attività e il titolare sanzionato per oltre 8500 euro.
Cosa è successo nello specifico? I carabinieri del Nas hanno sequestrato 6125 kg di passata di pomodoro e 1420 kg di pomodori secchi privi di tracciabilità. Nel lotto del materiale sequestrato, hanno trovato poche confezioni con l’etichetta, riportando però una data di scadenza superata. Dalle verifiche effettuate, il titolare avrebbe omesso di predisporre le procedure di autocontrollo. Queste sono basate sui principi del sistema haccp, necessarie a garantire la sicurezza e assicurare la totale assenza di contaminanti biologici negli alimenti. Quindi possiamo dire che anche questa volta sono state sequestrate dai Nas oltre 7 tonnellate di conserve alimentari.
Cosa dice la normativa? in materia di tracciabilità alimentare, il regolamento europeo dice: “Salvo che il fatto costituisca reato, gli operatori del settore alimentare e dei mangimi che non adempiono agli obblighi di cui all’articolo 18 del regolamento (CE) n. 178/2002 sono soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria da 750 euro a 4.500 euro”. Non è tutto: la norma specifica anche come deve avvenire questo processo di monitoraggio della rintracciabilità. La legge prevede che queste debbano mettere a disposizione delle autorità competenti tutte le informazioni in ambito di tracciabilità alimentare. Ovvero le aziende devono “attrezzarsi” per individuare l’impresa dalla quale hanno ricevuto un determinato prodotto/ingrediente.