Canicattì: inchiesta “Ianus”, richieste le dimissioni del vice presidente del consiglio

Canicattì: inchiesta “Ianus”, richieste le dimissioni del vice presidente del consiglio. Nella giornata di ieri, il sindaco Vincenzo Corbo ha richiesto le dimissioni del vice presidente del consiglio comunale, Giuseppe Alaimo. La nota del primo cittadino è stata diffusa a seguito delle recenti notizie apprese dalla stampa relative all’inchiesta “Ianus”. L’operazione è stata condotta nel mese di marzo scorso dalla Direzione Antimafia di Caltanissetta in cui il vice presidente veniva indagato. Dagli svilluppi dell’inchiesta, Alaimo è accusato di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa.

Il comunicato. Nella nota, il sindaco Corbo ha dichiarato quanto segue: “In primo luogo, è fondamentale sottolineare il nostro rispetto per il principio della presunzione di non colpevolezza, che costituisce un pilastro del nostro sistema giuridico. Tuttavia, da quanto appreso, riteniamo che sia necessario ed opportuno che il vice presidente vicario del consiglio comunale, Giuseppe Alaimo rassegni le proprie dimissioni. Le accuse a Lui imputate sono di una gravità tale da esprimere nettamente la mia posizione e quella dell’Amministrazione comunale, la cui priorità è il contrasto alla criminalità organizzata, in ogni sua forma. Siamo sicuri che Alaimo potrà chiarire la propria situazione nelle sedi giudiziarie competenti ma la richiesta delle sue dimmissioni è inequivocabile.

A quando risalgono i fatti contestati? Risalgono al 2019, periodo in cui in un’intercettazione del maggio dello stesso anno, Giuseppe Alaimo è accusato di aver acquistato un certo quantitativo di cocaina al fine di farne cessione a terzi. La quantità di stupefacente fu acquistata da Mirko Rapisarda (considerato il tramite del clan Rinzivillo con quello catanese dei Cappello) e da Giuseppe Pasqualino (considerato il luogotenente del nuovo reggente del clan Rinzivillo, Giuseppe Tasca). Il prossimo 14 febbraio, si celebreà la prima udienza preliminare dove il gup Sofia Milone dovrà decidere se rinviare a giudizio 65 persone.

Canicattì: inchiesta “Ianus”, richieste le dimissioni del vice presidente del consiglio. “Al fine di garantire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, la città di Canicattì merita istituzioni salde e libere da ogni ombra. E’ nostro dovere lavorare quotidianamente per questo obiettivo, per assicurare la massima trasparenza nella gestione della cosa pubblica.” Il sindaco Corbo ha concluso il suo comunicato con queste parole.

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