46enne di Canicattì minaccia di morte la moglie: chiesta condanna a 5 anni. A denunciare il fatto è stata la moglie che, per anni ha subito violenze e minacce di morte, prima e dopo la separazione. L’autore dei maltrattamenti è un uomo di 46 anni di Canicattì al quale, il pubblico ministero Gaspare Bentivegna ha chiesto una condanna di 5 anni e due mesi per il reato commesso.
Il fatto. Da quanto è emerso dall’acquisizione della denuncia, l’uomo avrebbe iniziato a terrorizzare la moglie a partire dal 2019, periodo in cui il rapporto tra i coniugi si era deteriorato, ponendo fine al loro matrimonio. Il 46enne, accusato di maltrattamenti, violenza privata e lesioni, avrebbe anche minacciato di morte l’ex moglie e i familiari. L’avrebbe pedinata ed intimorita, minacciandola che le avrebbe tagliato la gola. In un episodio, l’uomo a bordo della sua vettura, dopo averla fermata per strada, l’avrebbe costretta ad avvicinarsi con la testa all’interno dell’abitacolo dell’automobile per poi trascinandola. In quella circostanza, avrebbe provocato alla donna delle lesioni al collo ed uno stordimento.
L’epilogo. Il processo è prossimo e si svolgerà davanti ai giudici della prima sezione penale presieduta da Alfonso Malato. Secondo il magistrato della Procura, a parte l’episodio in cui la donna è stata bloccata per strada, le accuse non sono state provate. Per quanto riguarda le accuse di prevaricazione e violenza, l i parenti e gli amici avrebbero confermato la versione denunciata dalla donna. Versione che sarebbe confermata anche da un maresciallo dei carabinieri che avrebbe ascoltato la telefonata ricevuta piena di insulti. Il legale della vittima, che si è costituita parte civile, si è associato alla richiesta del pm (compresa l’assoluzione per un singolo capo d’accusa). Il difensore dell’imputato, illustrerà il suo intervento conclusivo giorno marzo.