Sanità siciliana: un centro di gravità permanente

Sanità siciliana: un centro di gravità permanente. Una questione sanitaria siciliana presenta aspetti inquietanti. L’argomento riguarda dei favoritismi nei confronti di un gruppo sanitario privato siciliano, in larga espansione, da parte di alcuni dirigenti di vertice dell’Assessorato alla Salute, creando caos all’interno dell’ARS. Quale è stato il motivo? Non è stato eseguito il protocollo per l’assegnazione dei servizi territoriali, mediante regolare svolgimento di un normale bando pubblico, come previsto da legge. Sono state presentate delle denunce che purtroppo non hanno cambiato il verdetto. Per cercare di fare ulteriore chiarezza, trovando l’anomalia di quanto svolto, l’On. Margherita La Rocca Ruvolo, ha interrogato il presidente della regione sull’argomento, che è in attesa di risposta.

NELLO SPECIFICO: Nel corso degli ultimi 6 mesi, sono state presentate una serie di denunce per conoscere la procedura da adottare. Con rispettive istanze, sono stati beneficiati 5 piccoli comuni del messinese: Caronia, Furnari, Savoca, Mirto e Pagliara, dove è tutto pronto ad autorizzare la realizzazione di nuove CTA. Ma il fatto non finisce qui, perchè le denunce non hanno ricevuto le risposte dovute. Una di queste è stata eclatante: Si tratta dell’assegnazione di circa 40 posti letto per post acuti, in provincia di Siracusa, la cui struttura fa parte del solito gruppo sanitario privato siciliano, agevolato dai soliti dirigenti dell’Assessorato alla Salute (posti che non sono previsti nell’attuale rete ospedaliera). Ciò che ha provocato indignazione e, di conseguenza, oggetto di denuncia, è stato la mancata osservazione della legge 118/2022, secondo la quale l’assegnazione dei servizi sanitari a soggetti privati, deve avvenire attraverso un bando pubblico, cosa che nello specifico non sarebbe avvenuto. Nonostante tale legge parla chiaro, qualcuno usufruisce delle CORSIE PREFERENZIALI. Ma nonostante ciò il caso non si ferma qui ed è ancora sotto osservazione.

LE CONSEGUENZE: Le sopracitate denunce, formulate da Confindustria Sicilia e dallo Studio legale Incardona-Latino di Ragusa, mirano ad evidenziare la difformità nelle procedure di assegnazione dei servizi territoriali sopra citati. Tutto ciò procura vantaggio al gruppo economico sanitario in questione, agevolato dai vertici dirigenziali dell’Assessorato alla Salute, a scapito delle attività sanitarie private, medio piccole, che sono costrette a chiudere o ad essere assorbite dai predetti gruppi, i quali tendono ad assumere il monopolio della sanità privata siciliana. Si parla di presunte assunzioni di congiunti dei dirigenti dell’Assessorato alla Salute, che a loro piacimento hanno agevolato l’iter burocratico, opposto a quello previsto dalla legge e a tal proposito, la domanda che ha posto l’On. Margherita La Rocca Ruvolo è la seguente: E’ vero che basta un’istanza presentata all’assessorato, in grado di assegnare ben 4 CTA (Comunità terapeutica assistita), funziona proprio così? Ci si augura che la risposta alla predetta interrogazione, arrivi nei tempi stabiliti dal regolamento dell’ARS Sicilia, basta ricordare che una precedente interrogazione, anche questa presentata dall’Onorevole Ruvolo, sulle presunte irregolarità di nomina a dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, nella persona di Salvatore Iacolino, in cui non sono stati rispettati i termini del regolamento dell’ARS. La risposta è arrivata ma secondo l’Onorevole La Rocca Ruvolo, non è stata esaustiva.

LA BEFFA: L’interrogazione prendeva spunto da una autocertificazione, resa da Salvatore Iacolino, che dichiarava di non essere stato, in quanto dirigente pubblico e/o privato, dichiarato decaduto per reiterata violazione di norme contrattuali e di legge. Ma tutto ciò non è reale perché, in verità, risulterebbe essere stato dichiarato decaduto, dall’allora dirigente generale dell’Asp di Siracusa, il dott. Salvatore Ficarra.

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